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29 ottobre 1969. Charles Kline, ricercatore di UCLA, prova ad inviare un messaggio dal proprio computer allo Stanford Research Institute. Il sistema si blocca quasi subito e l’esperimento di trasmissione della parola “login” non riesce. O meglio, a Stanford arrivano solo le prime due lettere (“lo”). E’uno dei fallimenti più rivoluzionari della storia della comunicazione, e rappresenta il primo vagito della futura internet.
A venti anni di distanza vede la luce il World Wide Web. Dal 2005, i contenuti divengono dinamici, e la possibilità di interagire caratterizza il nuovo Web 2.0. Ben presto trionfano i social network.
Nel 2014 Gavin Wood, co-fondatore di Ethereum, individua il livello successivo, Web 3.0, che prevedendo un ecosistema on line decentralizzato e basato sulla tecnologia blockchain, abilita alla fruizione di dati ed esperienze phygital con l’ingresso nella nuova frontiera del Metaverso.
Il salto concettuale è ben più ampio del precedente; già oggi i giovani sono abituati a vivere in un mondo (gaming) che funge anche da social network, nel quale possiedono, acquistano, scambiano oggetti funzionali al gioco.
Lo stesso sarà possibile nei nuovi mondi immersivi, che consentiranno di possedere la propria identità digitale e i propri dati: è la decentralizzazione del web e la disintermediazione delle transazioni economiche e finanziarie.
Quali saranno gli impatti di tipo sociale su quella parte della popolazione mondiale esclusa da questo upgrade per le più svariate ragioni (età, infrastrutture, indigenza)? Occorrerà un’economia e una finanza alternativa con forme di pagamento realmente dematerializzate?
Il tema della sicurezza dei dati e della regolamentazione del phygital world è solo agli albori, ancora frazionato per competenze e geografia: serviranno maggiori certezze in ambiti in cui le criptovalute possono scomparire senza alcuna tutela per gli investitori o dove gli NFT possono essere sottratti digitalmente senza chiare responsabilità.
L’obiettivo dell’incontro sarà quello di inquadrare le nuove tendenze (AI, VR, IOT) che modificheranno le relazioni, l’economia e la finanza, segnalando i rischi di un approccio basato sul laissez-faire da parte delle istituzioni politiche, bancarie e di controllo dei mercati.
Occorreranno direttive sicure per chi visita i diversi “mondi digitali”, che hanno regole di interazione peculiari. Web 3.0 ha una grande potenzialità, data dalla caratteristica di non avere confini: sarà dunque opportuna una legislazione internazionale, o meglio sovranazionale se non addirittura mondiale che stabilisca una normativa reale per garantire il corretto funzionamento del mondo virtuale.
PROGRAMMA
Saluti istituzionali
Giuseppe Morbidelli
Presidente Fondazione Cesifin Alberto Predieri
Emerito Sapienza Università di Roma
Fabio Lucidi
Senior Manager Blockchain Lab Deloitte Consulting
Vincenzo Averna
Manager – Tax – Family Office & Private Client Services KPMG
Ore 13.00 – Pausa pranzo
Intervengono
Riccardo Lami
Coordinamento comunicazioni e relazioni esterne Fondazione Palazzo Strozzi
Gabriele Arcidiacono
Presidente Fondazione Leanprove
Università Telematica Guglielmo Marconi
Rainer Masera
Preside della Facoltà di Economia Università Telematica Guglielmo Marconi
Conclusioni
Paolo Savona
Presidente CONSOB
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